Quanta vitamina C assumi quotidianamente? Hai la sicurezza che sia abbastanza? Sembrerà strano, ma per rispondere a questa domanda, dobbiamo andare nel Regno Unito, nel 1939.
Durante la Seconda guerra mondiale, il governo inglese si trovò a dover risolvere un problema importante. In quanto isola, l’Inghilterra aveva uno dei suoi punti di forza nella guerra marittima e per questo motivo impegnava ingenti risorse nel suo costante miglioramento sotto ogni punto di vista, come l’alimentazione e la salute dei marinai, i quali erano soliti contrarre la malattia dello scorbuto, dato dalla carenza di vitamina C. In questo senso, gli sforzi erano principalmente volti alla risoluzione di questi due interrogativi: le razioni alimentari sulle navi inglesi erano sufficienti per garantire la sopravvivenza in mare dei militari? Quanta vitamina C giornaliera dovevano assumere per evitare di contrarre lo scorbuto?
Incaricato di cercare risposte a questi (e altri) interrogativi fu il Sorby Research Institute di Sheffield (UK), che, per conoscere quale fosse la corretta assunzione giornaliera di vitamina C per ogni individuo, mise a punto l’“esperimento di naufragio”. I soggetti della ricerca (tutti volontari e obiettori di coscienza) furono sottoposti al regime alimentare a cui erano soliti i militari della marina di Sua Maestà la Regina.
Nato come uno studio per la prevenzione dello scorbuto, questo esperimento può considerarsi come il primo vero e proprio studio sulla vitamina C e sulle sue proprietà benefiche. Negli anni, sono state numerose le ricerche al riguardo, molte delle quali hanno mostrato nuove qualità dell’acido ascorbico (vitamina C), che hanno definitivamente consacrato questo nutriente come uno dei più importanti per il nostro organismo. Ma, a quasi cento anni di distanza, siamo sicuri che le conclusioni a cui giunsero gli scienziati del Sorby Research Institute fossero corrette?
Bioline Integratori si è già occupata di vitamina C in diversi articoli (che si possono trovare nella sezione Redazione – Articoli della nostra redazione), che puoi consultare per maggiori informazioni sulle sue caratteristiche. In questo articolo, infatti, non ci occuperemo di descriverne le qualità, i pregi o le controindicazioni. La nostra attenzione sarà invece concentrata su quale sia il giusto quantitativo di vitamina C da assumere per mantenersi in salute.
Quantitativo giornaliero raccomandato di acido ascorbico
L’inverno si avvicina e con lui anche il periodo dei malanni di stagione, come raffreddori e influenze. Non è un mistero che, per contrastare queste patologie, la vitamina C abbia da sempre svolto un ruolo di primo piano. Quello che, invece, la maggior parte delle persone non sa è che il quantitativo minimo giornaliero raccomandato di vitamina C è stato stabilito negli anni ‘40, durante gli esperimenti di naufragio. Vale a dire che il quantitativo giornaliero raccomandato di vitamina C, che ammonta a 45 mg al giorno, è stato indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla base delle analisi del Sorby Research Institute, svolte circa ottant’anni fa.
I dati raccolti all’epoca, infatti, rappresentano ancora oggi la migliore fonte d’analisi sull’argomento, ma questo solo perché gli esperimenti condotti all’epoca non sarebbero più replicabili al giorno d’oggi. I soggetti furono sottoposti ad una privazione di vitamina C prolungata, tale che portò addirittura alla formazione, in alcuni di essi, di patologie cardiache pericolose, con buona pace dei diretti interessati.
I dati raccolti dal Sorby Research Institute rappresentano, pertanto, una fonte di informazioni preziosa per gli esperti di oggi. Recentemente, però, questi dati sono stati sottoposti a un’ulteriore analisi e sono stati rivisti al rialzo: a quanto pare, la quantità di acido ascorbico corretta da assumere ogni giorno sarebbe pressoché raddoppiata rispetto ad allora.
Il giusto quantitativo di vitamina C
Il professor Philippe Hujoel, docente di Epidemiologia e Scienze della Salute Orale all’Università di Washington, ha sottoposto i dati del Sorby a un’analisi statistica capace di riconoscere modelli e schemi in campioni anche molto piccoli, cosa impraticabile negli anni ‘40, vista la mancanza della tecnologia adatta allo scopo. Dal suo ulteriore studio, è risultato che fra le importanti funzioni della vitamina C, vi è quella relativa alla produzione di collagene, proteina addetta alla cicatrizzazione delle ferite e al mantenimento delle pareti dei vasi sanguigni.
Dalla ricerca del professor Hujoel è emerso che “solide analisi dei parametri dello studio (Sorby) rivelano che per una corretta cicatrizzazione del 97,5% della popolazione è necessaria un’assunzione giornaliera di vitamina C pari a 95 mg, più del doppio dei 45mg consigliati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità“. L’unico ente che si avvicina al dosaggio corretto è l’Istituto Nazionale della Salute degli Stati Uniti, che raccomanda un’assunzione di 90 mg di vitamina C per gli uomini e di 75 mg per le donne.
Le analisi del professor Hujoel hanno inoltre messo in luce la necessità di rivedere i dosaggi di vitamina C anche per quanto riguarda la salute cardiaca. Il professore, infatti, afferma che “mentre sappiamo che la vitamina C è essenziale per la salute del cuore, probabilmente grazie al ruolo che svolge nell’agevolare il passaggio di certi elementi come l’ossido nitrico e del glutatione, l’attuale dosaggio consigliato per individui affetti da problemi cardiaci va rivisto, per assicurare livelli ottimali”.
Assumi abbastanza vitamina C?
Alla luce di quanto detto finora, ognuno si trova a dover rivedere la quantità di vitamina C giornaliera, soprattutto in questo periodo dell’anno. Per assicurarsi di consumare abbastanza vitamina C, una soluzione è sicuramente rappresentata dagli integratori alimentari a base di acido ascorbico Bioline. Disponibili in polvere o compresse, i prodotti con vitamina C Bioline soddisfano tutte le tue esigenze, contribuendo alle difese immunitarie, alla formazione di collagene e alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo.
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