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Coronavirus – Arginina per accelerare i tempo di guarigione

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Sulla scia della nuova ondata di contagi che sta imperversando nel nostro Paese, nell’articolo di oggi torniamo a parlare di Coronavirus. Sebbene la tripla dose di vaccino ne abbia ridotto la pericolosità, il virus continua a mutare forma e a diffondersi. Secondo i dati più recenti, sono ben 37.756 i nuovi casi, con 360 ricoverati in terapia intensiva e 127 decessi. 

A questo si aggiunge poi un problema di cui abbiamo già trattato in passato (qui), il cosiddetto Long Covid: cresce, infatti, il numero di persone che continuano a soffrire di sintomi debilitanti, anche parecchio tempo dopo il termine della malattia. 

I sintomi del Coronavirus che non se ne vanno

Se l’efficacia dei vaccini è stata comprovata nel ridurre i rischi di contrarre il Coronavirus, non è ancora chiara la loro resa per quanto riguarda il Long Covid. Sono attualmente al vaglio delle autorità alcuni studi che riguardano proprio questo argomento e i primi dati sembrano promettenti. Ad esempio, è stato dimostrato da uno studio che pazienti con 3 dosi di vaccino hanno meno probabilità di vedere prolungati i sintomi da Coronavirus

In attesa di risposte definitive, quello che rimane certo è che una percentuale crescente di persone accusa sintomi come estremo affaticamento, affanno respiratorio e la ormai celebre nebbia mentale. Questi sintomi del Long Covid rischiano di durare a lungo e possono compromettere la qualità della vita dei soggetti colpiti.

Ma come capire se si tratta di Long Covid? Esistono cure efficaci?

Diagnosi del Long Covid

Purtroppo, il Long Covid, a differenza del Coronavirus vero e proprio, rimane ancora difficile da identificare. Grazie agli studi in corso, aumentano le conoscenze, come ad esempio la scoperta di alcuni anticorpi che si creano durante la malattia e che potrebbero essere correlati al Long Covid. Ciononostante, non esiste la possibilità di formulare una diagnosi precisa, poiché non esistono ancora esami in grado di fornire risposte inequivocabili. 

Anche le cause non sono ancora del tutto chiare. L’ipotesi più accreditata è che gli anticorpi prodotti dal corpo attaccato dalla malattia subiscano una reazione autoimmune e attacchino i tessuti sani. 

Per formulare una diagnosi, l’unico metodo affidabile è ripercorrere in maniera accurata la storia clinica del paziente, investigando anche su altre patologie pregresse o in corso. Sembra, infatti, che alcune patologie influiscano significativamente sul manifestarsi dei sintomi del Long Covid. In particolare: 

  • diabete; 
  • asma; 
  • obesità.

È, perciò, dovere del medico curante individuare i sintomi del paziente e collegarli alla sintomatologia del Long Covid. 

La cura

Sebbene non esista una vera e propria cura, uno studio condotto dall’Ospedale Domenico Cotugno di Napoli (già citato qui) ha rivelato che la somministrazione di arginina può ridurre i tempi di guarigione ed alleviare i sintomi del Long Covid. 

L’arginina è un aminoacido che, tra le sue varie funzioni, svolge un ruolo importante nelle cellule endoteliali. È proprio questa sua caratteristica a renderlo adatto ai trattamenti post – Coronavirus. Gaetano Santulli, professore di Farmacologia Molecolare e di Cardiologia presso l’Albert Einstein University (NY), infatti, dichiara: 

Esistono prove concrete che la disfunzione endoteliale, nota per essere una delle principali patologie del sistema cardiovascolare tra cui ipertensione, aterosclerosi, diabete e aterotrombosi, possa favorire lo sviluppo di forme severe di Covid-19. Evidenza che troverebbe fondamento nel fatto che in pazienti positivi si sono osservate alterazione della funzione endoteliale associate a ipertensione, diabete, tromboembolia e insufficienza renale1.

L’arginina sarebbe quindi efficace grazie alla sua capacità di regolare l’endotelio. 

Efficacia 

Lo studio di cui sopra, randomizzato e in doppio ceco, ha coinvolto 100 pazienti ricoverati in terapia sub-intensiva per Coronavirus. A parte di essi è stato somministrato un placebo di controllo. Il gruppo restante è stato trattato con alte dosi di arginina che, in aggiunta alla terapia standard, ha mostrato buoni risultati. 

I pazienti trattati con arginina hanno mostrato un miglioramento più rapido rispetto al gruppo di controllo nel 60% dei casi. In termini pratici, essi hanno visto ridursi la necessità della respirazione assistita e, di conseguenza, la riduzione di giorni di ospedalizzazione, da 46 (degenza media) a 25 giorni. 

Inoltre, Giuseppe Fiorentino, primario del reparto di Pneumologia dell’Ospedale Cotugno di Napoli, aggiunge che: 

La ridotta permanenza in ospedale significa per il paziente minore esposizione anche ad ulteriori infezioni, supportata anche dall’azione di L-arginina sulla risposta immunitaria e infiammatoria. A ciò si sono aggiunti benefici sulla funzionalità endoteliale anche nel lungo periodo, in pazienti affetti da Long Covid e, in generale, una sensibile riduzione dell’astenia in soggetti in trattamento” 2.

Insomma, l’arginina avrebbe effetti positivi anche sui sintomi del Long Covid. 

In quest’ottica, al Day Hospital Post-Covid del Policlinico Gemelli di Roma è stato introdotto un programma di riabilitazione apposito per chi accusa sintomi del Coronavirus a lungo termine. Uno dei punti cardine di questo programma è la somministrazione ai pazienti di vitamine e aminoacidi come l’arginina e la vitamina C liposomiale, associati ad un corretto stile di vita. 

Si tratta, in realtà, di un processo in via di sperimentazione, come chiarisce il responsabile dell’unità ospedaliera del Day Hospital romano, Matteo Tosato: 

Per confermare l’efficacia di questo approccio nutrizionale è in corso una sperimentazione per misurare la capacità di svolgere le normali attività quotidiane o il grado di limitazioni funzionali del soggetto, valutata sia con test soggettivi, come il six minute walking test (6MWT), il test della sedia e di esauribilità, test oggettivi dei valori sanguigni, quali l’attività dei monociti e la presenza di acidi grassi per un periodo di 30 giorni” 3.

Gli effetti benefici dell’arginina sul Coronavirus sono stati dimostrati e anche la riabilitazione dei pazienti affetti da Long Covid sta dando ottimi risultati. Grazie al lavoro di medici e scienziati, possiamo finalmente mostrare ottimismo nell’aver trovato un’arma importante nella lotta al Coronavirus, in tutte le sue forme.

Commenti

  1. Presta alfredo ha detto:

    Assumo pillole di arginina a periodi, quindi, quale dose assumere x eventuale infezione?

    1. BiolineIntegratori ha detto:

      Gentile Utente, per l’integrazione con arginina consigliamo di attenersi alle modalità d’uso riportate in etichetta. Nel caso di Arginina Tab consigliamo di assumere 2 compresse al giorno. Cordiali saluti

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