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Arginina: effetti, benefici, cosa serve e dove si trova

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Cos’è l’Arginina e come funziona nel corpo?

L’Arginina (simbolo Arg o R), è un amminoacido utilizzato dall’organismo per la biosintesi delle proteine.

La forma Levogira, nota come L-arginina, viene considerata un amminoacido semiessenziale o condizionatamente essenziale per il suo ruolo nel mantenimento dell’omeostasi (condizione di stabilità interna) dell’organismo a seconda dello stadio di sviluppo e dello stato di salute.

L-arginina è infatti nutrizionalmente indispensabile per i neonati (specialmente quelli pretermine) e nelle prime fasi di vita in quanto non riescono a sintetizzarla. Con la crescita, a partire dai 13-14 anni e in condizioni ottimali di salute, tale amminoacido non è più essenziale poiché è facilmente integrabile con la dieta, essendo presente in grandi quantità in tutti gli alimenti contenenti proteine.

Fu isolata per la prima volta nel 1886 dai chimici tedeschi Schultz e Steiger dai semi di lupino. La chiamarono con il nome greco argiros che significa “argento” a causa del suo aspetto a cristalli bainco-argentei.

L’arginina può inoltre essere sintetizzata nel corpo attraverso la citrullina, un altro amminoacido semiessenziale. Viceversa, anche la citrullina può essere generata a partire dall’arginina in quanto entrambe sono coinvolte nelle reazioni del ciclo dell’urea, fondamentale per eliminare l’ammoniaca (tossica per l’uomo), sottoforma di urea, nelle urine.

Curiosamente, il ciclo dell’urea è noto anche come ciclo dell’OCA poiché gli amminoacidi chiave sono: Ornitina, Citrullina e Arginina.

L’importanza dell’arginina ruota attorno alla produzione di ossido nitrico (NO), una molecola chiave per il funzionamento dell’apparato cardiovascolare la cui individuazione valse il Premio Nobel per la medicina nel 1988 al chimico Louis Ignarro, statunitense figlio di emigrati italiani.

Tale scoperta ha dato inizio allo sviluppo di farmaci cardiovascolari che inducono la produzione di NO nei vasi sanguigni, dilatando le arterie ed impedendo così la formazione di placche aterosclerotiche e coaguli.

A livello cerebrale l’arginina è coinvolta nella comunicazione cellulare attraverso i neurotrasmettitori.

Oltre all’azione detossificante dall’ammoniaca, l’amminoacido interviene anche nei processi biochimici di sintesi delle proteine, zuccheri e molecole complesse come ad esempio l’emoglobina, l’insulina, il collagene, l’elastina e la creatina. Infine, a dosi elevate è in grado di bruciare i grassi e stimolare la sintesi di tessuto muscolare oltre a promuovere la rigenerazione del tessuto epatico.

Formula Chimica

struttura chimica l-arginina (1)

Figura 1: Struttura chimica di L-Arginina

 

L’Arginina è una alfa(α) amminoacido basico con catena laterale polare idrofilica, presente nelle proteine nella configurazione L. La sua formula bruta o molecolare è la seguente: C6H14N4O2 (C=carbonio; H=idrogeno; N=azoto; O=ossigeno).

La dicitura “alfa” indica l’atomo di carbonio (evidenziato nel riquadro verde in Figura 1) a cui è legato un gruppo carbossilico (-COOH). Nella struttura degli amminoacidi, al carbonio alfa sono legati 4 diversi gruppi (il –COOH, il gruppo amminico NH2, un atomo di idrogeno H e la catena laterale che conferisce determinate proprietà).

La basicità è data dalla presenza di 2 gruppi amminici (NH2) nel gruppo guanidinico della catena laterale (riquadro rosso in Figura 1).

Questa caratteristica, assieme alla polarità, conferisce idrofilicità all’arginina. Gli amminoacidi con queste proprietà hanno pertanto affinità per gli ambienti acquosi e si troveranno nelle porzioni esterne delle proteine.

In base alla disposizione dei gruppi attorno al carbonio alfa, gli amminoacidi possono assumere due differenti configurazioni spaziali, ognuna speculare all’altra (come un paio di guanti o di scarpe): D (Destrogiro) e L (Levogiro).

Gli amminoacidi sono i mattoni con i quali vengono costruite le proteine e in natura, la maggior parte delle proteine sintetizzate dagli organismi viventi è formata da L-amminoacidi.

Alcuni D-amminoacidi sono stati trovati nella struttura di proteine di organismi degli abissi marini, nelle pareti cellulari dei batteri e nel veleno di alcuni molluschi; inoltre pochi D-amminoacidi si trovano anche nei neuroni del cervello dei mammiferi (incluso l’uomo) e sembrano rivestire un ruolo nei processi di neurotrasmissione e neurodegenerazione.

 

Dove si trova l’arginina?

Un individuo in salute e con una dieta sana e variegata assume normalmente 3,5-5 grammi (3500-5000mg; milligrammi) di arginina al giorno, specialmente attraverso la carne, i legumi, la frutta secca e in generale tutti gli alimenti ricchi di proteine.

E’ interessante notare che attraverso il consumo della dose di riferimento di 100 grammi degli alimenti riportati in Tabella 1, è possibile assumere le seguenti dosi di arginina (mg):

CONTENUTO DI ARGININA NEGLI ALIMENTI
ALIMENTO mg/100g
Polvere di albume 4400
Merluzzo sotto sale 3750
Noci 3620
Arachidi tostate (non salate) 3736
Farina di soia 2670
Pancetta di maiale cotta 2500
Mandorle tostate 2460
Nocciole tostate 2220
Fave, ceci, lenticchie, soia secche 2000-2200
Carne 1500-2000
Tacchino arrosto 1980
Crostacei cotti (aragoste e gamberi) 1640-1830
Alici sott’olio 1730
Caviale 1590
Pesce 900-1200
Uovo intero (fresco) 790
Albume (fresco) 576
Tuorlo (fresco) 1131
Formaggi 540
Cereali e derivati (pasta, pane, riso…) 400-500

Tabella 1. Contenuto medio di arginina (mg) per 100g di prodotto

Per gli adulti in salute, che non hanno necessità di sintetizzare grandi quantitativi di arginina, è sufficiente quella prodotta mediante il ciclo dell’urea e quella integrata attraverso la dieta.

Carenze di arginina vengono riscontrate nelle persone che seguono una dieta rigorosa, strettamente vegetariana o vegana ma anche in situazioni di forte stress psicofisico, traumi (come ad esempio le ustioni estese) e in alcune condizioni patologiche. In questi casi, gli integratori a base di L-metionina rappresentano un valido aiuto.

Quali benefici apporta l’arginina?

La ricerca ha identificato i seguenti benefici associati all’arginina:

  • Proprietà antinfiammatorie e antiossidanti: come già accennato nel paragrafo iniziale, l’arginina contribuisce all’eliminazione delle tossine (ammoniaca) e dei radicali liberi responsabili dell’infiammazione e dell’invecchiamento. Viene spesso data in combinazione con altri antiossidanti, in particolare con la vitamina C e gli omega 3 come antiaging. Grazie alla sua capacità di eliminare l’ammoniaca attraverso le urine, spesso l’arginina viene utilizzata nelle persone con problemi metabolici e danni all’uretra. L’ammoniaca infatti, se persiste in questi distretti, può scomporre le proteine e causare necrosi dei tessuti con conseguente infiammazione cronica.

  • Protezione dell’apparato cardiocircolatorio: gli individui a rischio di patologie cardiovascolari potrebbero avere bassi livelli di arginina, pertanto i cardiologi prescrivono spesso integratori a base di questo amminoacido per ridurre la formazione di placche aterosclerotiche e per prevenire un infarto o un ictus. L’arginina esercita infatti un effetto antipertensivo migliorando il flusso sanguigno nei pazienti affetti da malattia coronarica. Contribuisce inoltre alla riduzione del colesterolo cattivo (LDL) e dei trigliceridi alleviando i sintomi dell’insufficienza cardiaca congestizia associati ad un minore afflusso sanguigno dal cuore agli arti. Viene comunemente impiegata in caso di dolore al petto (angina pectoris) grazie agli effetti antitrombotici di NO.

  • Guarigione delle ferite: le persone con carenza di arginina hanno una lenta cicatrizzazione e guarigione delle ferite e dei traumi a causa della ridotta deposizione di collagene nei siti di lesione. L’arginina viene spesso utilizzata assieme a creme ed unguenti topici per la medicazione delle ferite poiché induce la secrezione di ormoni (tra i quali anche l’ormone della crescita, GH) coinvolti nei processi di cicatrizzazione. Grazie al miglioramento del flusso sanguigno sulla parte lesa e alla produzione di L-prolina, aumenta anche la sintesi di collagene necessario alla riparazione e al ripristino della funzionalità tissutale, accelerandone la guarigione. Ciò si rivela particolarmente utile nel trattamento dei grandi ustionati, riducendo anche gonfiore e dolore.

  • Supporto nella cura dell’impotenza e della disfunzione erettile nell’uomo e dell’infertilità maschile e femminile: essendo in grado di aumentare il flusso sanguigno, l’arginina viene spesso impiegata nel trattamento della disfunzione erettile (ED), migliorando anche la produzione e la motilità degli spermatozoi. Gli uomini affetti da problematiche cardiovascolari legate a bassi livelli di arginina e, di conseguenza di NO, hanno maggiori probabilità di soffrire di ED e infertilità. L’erezione infatti richiede NO per agire sulla muscolatura liscia dei vasi sanguigni che riempiono i corpi cavernosi. Secondo alcune ricerche, la supplementazione di L’arginina combinata con altri vasodilatatori, antiossidanti e antinfiammatori, si è rivelata utile in circa il 92% dei casi di infertilità maschile analizzati. Anche lo stress può ridurre la produzione di arginina con effetti negativi per la riproduzione, pertanto gli uomini eccessivamente stressati possono trarre beneficio da integratori a base di questo amminoacido. Anche le donne possono utilizzare prodotti a base di L-arginina: i medici infatti, spesso prescrivono creme topiche contenenti arginina per gestire i piccoli problemi intimi (scarsa lubrificazione, irritazioni…) poiché migliora la circolazione a livello dei genitali esterni. Inoltre, alcuni studi suggeriscono che il trattamento combinato di N-acetil cisteina (NAC) e L-arginina contribuisce a bilanciare in modo naturale l’assetto ormonale delle donne con sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) e squilibri estrogenici, migliorando la sfera sessuale e la fertilità.

  • Aumento delle performance atletiche e della resistenza durante l’esercizio fisico: grazie alle proprietà vasodilatatorie che aumentano l’afflusso di sangue, un maggior quantitativo di nutrienti e ossigeno arriva ai muscoli e alle articolazioni. Per gli sportivi ciò consente una maggiore resistenza durante gli sforzi fisici intensi e gli allenamenti. Un maggior trasporto di ossigeno e nutrienti è fondamentale anche nei processi di recupero, favorendo il ripristino e la formazione di nuovo tessuto muscolare. Una buona circolazione determina anche calore, benefico per le articolazioni danneggiate, che si irradia a mani e piedi. Ciò è particolarmente importante per coloro che sono affetti da problemi circolatori causati da scarso afflusso agli arti, artrite o diabete. Nei pazienti che soffrono di claudicatio intermittens (restringimento dei vasi negli arti inferiori a causa di depositi di grasso), l’assunzione di integratori a base di arginina migliora la resistenza aumentando la distanza percorsa senza dolori muscolari. A livello ormonale, l’arginina induce la secrezione di ormone somatotropo (o ormone della crescita, GH) che stimola lo sviluppo di massa cellulare e l’utilizzo di tessuto adiposo con finalità pro-energetiche; ciò è stato osservato non solo negli sportivi ma anche nei pazienti sarcopenici, defedati o anziani in regime di ricovero.

  • Proprietà immunostimolanti: bassi livelli di arginina sono stati riscontrati in alcuni pazienti immunodepressi, traumatizzati o malati di cancro. L’arginina contribuisce a stimolare la differenziazione e l’attività dei linfociti T citotossici e delle Natural Killer (NK), le cellule del sistema immunitario che per prime intervengono a difendere l’organismo dagli attacchi di agenti patogeni come batteri e virus o dalla formazione di cellule neoplastiche. L’uso di integratori a base di L-arginina, in combinazione con quelli a base di omega-3 di pesce, si è rivelato particolarmente utile nei soggetti immunodepressi (come ad esempio i malati di HIV, i pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia e i trapiantati) per migliorarne l’assetto immunologico, riducendo i tempi di recupero.

  • Supporto alla terapia per il diabete: l’arginina migliora la tolleranza al glucosio e la sensibilità all’insulina, consentendo alle cellule (specialmente quelle del cervello, del fegato e del tessuto muscolare) di immagazzinare quantitativi maggiori di tale zucchero al loro interno per utilizzarlo come fonte energetica. In tal modo la glicemia (ovvero la concentrazione di glucosio che circola nel sangue) è tenuta sotto controllo. L’arginina agisce contrastando lo stress ossidativo elevato nei pazienti diabetici, preservando la funzionalità e la vitalità delle cellule pancreatiche che producono insulina.

  • Migliora le capacità mnemoniche combattendo la demenza: il mantenimento dei normali livelli di NO da parte dell’arginina è particolarmente importante per avere una buona memoria. Con l’invecchiamento, fisiologicamente diminuisce la produzione di arginina e, di conseguenza di NO, pertanto gli integratori di L-arginina sono un valido aiuto per le persone anziane, specialmente quando iniziano a mostrare segni di demenza senile.

  • Salute dei capelli: l’arginina sembra favorire la ricrescita dei capelli assieme ad altri amminoacidi quali cisteina, lisina e metionina. I capelli sono infatti costituiti principalmente da cheratina e collagene, due proteine che, per essere sintetizzate, necessitano proprio di questi amminoacidi nella loro struttura. L’arginina, in particolare, grazie alla produzione di NO, migliora la circolazione sanguigna nel cuoio capelluto, fino ai follicoli, apportando nutrienti e contrastando i radicali liberi che si formano anche per effetto dell’inquinamento.

Cosa succede in carenza di arginina?

Dal momento che l’arginina viene prodotta dall’organismo, in condizioni di salute, la carenza di tale amminoacido è abbastanza rara.

Tuttavia, come descritto nel paragrafo precedente, vi sono alcune condizioni, patologiche e non, che possono indurre una vera e propria carenza di arginina e che richiedono pertanto un’adeguata supplementazione.

I sintomi da carenza di arginina includono: sensazione di spossatezza, modifiche della qualità del sonno e difficoltà di concentrazione. Le sintomatologie più gravi sono associate alle patologie che dipendono dai conseguenti livelli di NO e molecole controllate dall’arginina.

In particolare, gli integratori a base di L-arginina sono indicati per le seguenti patologie: ipertensione; preeclampsia (aumento della pressione sanguigna in gravidanza); insufficienza cardiaca congestizia e problemi cardiovascolari; infertilità e disfunzione erettile; mani e piedi freddi (anche in estate); demenza senile.

Qual è il giusto dosaggio?

Trovare il giusto dosaggio di L-arginina è difficile, proprio perché non è un amminoacido essenziale. L’integrazione va decisa assieme al medico e/o al farmacista ed è indicata solo per coloro che presentano un deficit o vi è la necessità di aumentarne la sua quota (sport, patologie cardiovascolari e andrologiche…).

Infatti, nonostante l’arginina sia prodotta dal corpo e assunta mediante la dieta, un consumo o un’integrazione eccessiva può dare importanti effetti collaterali. I dosaggi impiegati sono diversi e variano in base alle necessità delle persone e alle relative problematiche da trattare; sono compresi tra i 3 e 20 grammi giornalieri, suddivisi in più assunzioni.

L’assunzione dovrebbe avvenire durante i pasti principali o entro un’ora e mezzo, salvo diversa prescrizione. E’ importante ricordare che l’assunzione di L-arginina a stomaco vuoto ha effetti lassativi.

Per gli sportivi e i bodybuilders il dosaggio consigliato è di 3 grammi e l’assunzione avviene prima dell’allenamento o del riposo notturno. Per potenziare il sistema immunitario è raccomandata una dose pari a 0,5 grammi ogni 10kg di peso.

Per un adulto sano che mira a prevenire l’infiammazione e mantenere una buona circolazione, la dose giornaliera raccomandata è di 1 grammo.

Per patologie quali la disfunzione erettile il dosaggio massimo è di 5 grammi/giorno mentre per le problematiche cardiovascolari si può arrivare a 10 o 20 grammi al giorno.

Sovradosaggio, controindicazioni e precauzioni

Gli integratori di L-arginina sono sicuri e in genere ben tollerati e gli effetti collaterali sono abbastanza rari.

Tuttavia, quando si assumono dosaggi superiori a 15 grammi/giorno, possono manifestarsi sintomi quali: dolori addominali di tipo crampiforme; reazioni allergiche (dovute ad un eccesso di NO); acidità di stomaco; nausea, vomito e diarrea.

Più raramente possono comparire cefalea e ipotensione dovuta agli effetti vasodilatatori dell’arginina e aumento della glicemia; tali effetti sono correlati alla somministrazione parenterale di L-arginina in ambito ospedaliero.

Gli integratori di L-arginina sono controindicati nelle donne in gravidanza e allattamento a causa della mancanza di evidenze scientifiche a supporto, e nei casi di ipersensibilità all’amminoacido, nelle insufficienze epatiche e renali e nelle sindromi genetiche da disordini dell’arginina.

In caso di patologie epatiche e renali, l’assunzione di arginina deve essere fatta sotto stretto controllo medico.

Precauzioni particolari vanno prese nei pazienti con una storia di infarto miocardico che dovrebbero evitare dosi elevate di L-arginina in quanto i livelli eccessivi di NO possono avere effetti negativi sul cuore.

L’arginina inoltre può aumentare il rischio di sanguinamento in coloro che soffrono di problemi di coagulazione o che assumono farmaci antiaggreganti come il Warfarin o integratori che fluidificano il sangue come il ginko biloba, aglio e palma nana. Infine, l’arginina non dovrebbe essere somministrata a chi è soggetto a ripetute infezioni virali da parte di Herpes Simplex (herpes labiale e genitale) e Herpes Zoster (noto come Fuoco di Sant’Antonio) in quanto tale amminoacido, essendo presente anche nelle proteine dei virus, potrebbe favorire episodi di riattivazione del ceppo virale. Per contro, la somministrazione dell’amminoacido lisina migliora il controllo di tali infezioni.

 Interazioni farmacologiche

Attenzione all’uso concomitante di farmaci in quanto l’arginina può alterare le proprietà farmacocinetiche  dei seguenti medicinali portando anche ad una sommatoria di effetti:

  • FANS (Farmaci Anti-infiammatori Non Steroidei), antiaggreganti piastrinici e anticoagulanti per l’aumentato rischio emorragico;
  • Antipertensivi: la co-somministrazione di L-arginina determina un’eccessiva vasodilatazione con calo drastico della pressione arteriosa;
  • Ipoglicemizzanti orali e insulina: in caso di ipoglicemia indotta dalla somministrazione di insulina e farmaci ipoglicemizzanti orali (ad esempio la metformina) o di digiuno in pazienti diabetici, l’arginina stimola la gluconeogenesi ovvero la sintesi di glucosio e la sua liberazione nel sangue, riducendo l’efficacia della terapia antidiabetica.
  • Contraccettivi e terapie a base di ormoni (estrogeni e progestinici) che alterano gli effetti dell’arginina sull’ormone della crescita, glucagone ed insulina;
  • Antiacidi inibitori della pompa protonica e antistaminici H2: l’arginina ad alte dosi può aumentare l’acidità gastrica riducendo l’azione di questi farmaci;
  • Diuretici e ACE-inibitori: questi farmaci possono causare un aumento dei livelli di potassio nel sangue (iperpotassiemia) pertanto, in caso di co-somministrazione di L-arginina è necessario un accurato monitoraggio del potassio;
  • Inibitori della fosfodiesterasi 5 (PDE5) impiegati nel trattamento della disfunzione erettile (Sildenafil-Viagra, Tadalafil-Cialis, Verdenafil-Levitra): la co-somministrazione di L’arginina può dare un effetto di sommazione nella produzione di NO nei vasi sanguigni del pene con un’eccessiva azione vasodilatatoria. Infatti, i farmaci per la disfunzione erettile agiscono in modo diverso rispetto all’arginina in quanto bloccano l’enzima PDE5 che altrimenti distruggerebbe NO. L’arginina invece potenzia l’azione di NO verso la muscolatura liscia che riveste i vasi sanguigni dei corpi cavernosi. Con entrambi i tipi di sostanze, i vasi sanguigni del pene si dilatano e avviene l’erezione. Un recente studio del 2019 su pazienti con ED ha dimostrato che la combinazione di Viagra a giorni alterni con L-arginina su base giornaliera ha una maggiore efficacia. Tuttavia, onde evitare effetti eccessivi è opportuno il consulto con il proprio medico.

Dove si comprano gli integratori di L-arginina?

Gli integratori di L-arginina sono venduti soprattutto in forma di compresse e polveri, in alcuni casi in creme e pomate ad uso topico o nei prodotti per capelli. In ambito ospedaliero è disponibile anche sottoforma di infusione.

Gli integratori possono essere a base di sola L-arginina o in combinazione con altri amminoacidi, vitamine e sali minerali. E’ possibile acquistarli in farmacia, parafarmacia o online e sono facilmente reperibili in quanto non richiedono prescrizione medica. In caso di dubbi, terapie farmacologiche in atto o patologie è opportuno farsi consigliare dal proprio medico o dal farmacista.

Presso il nostro sito (https://www.biolineintegratori.com/) è possibile acquistare diversi integratori a base di L-Arginina in base alle esigenze. L’azienda Bioline propone infatti 4 diversi prodotti in compresse o in polvere con le seguenti formulazioni:

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👉 Quali sono i benefici dell’Arginina?

L’arginina ha:
– Proprietà antinfiammatorie e antiossidanti;
– Proprietà protettive dell’apparato cardiocircolatorio;
– Proprietà curative delle ferite;
– Proprietà di supporto nella cura dell’impotenza e della disfunzione erettile nell’uomo e dell’infertilità maschile e femminile;
– Proprietà di supporto per l’aumento delle performance atletiche e della resistenza durante l’esercizio fisico;
– Proprietà immunostimolanti;
– Proprietà di supporto alla terapia per il diabete;
– Proprietà di supporto delle capacità mnemoniche combattendo la demenza;
– Proproetà di supporto per la salute dei capelli;

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👉 Cosa comporta una carenza di Arginina?

Visto che l’Arginina viene prodotta in maniera autonoma dal nostro organismo, la sua carenza è piuttosto rara.
Tuttavia esistono alcune patologie (elencate in questo articolo) che possono indurre ad una carenza di Arginina e che richiedono dunque l’utilizzo di un supplemento a base di essa.
I sintomi legati ad una carenza di Arginina includono: spossatezza, diminuzione della qualità del sonno e difficoltà nella concentrazione.

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Commenti

  1. Giuseppe ha detto:

    Interessante grazie della profondità e cura della spiegazione.

  2. Giorgio ha detto:

    Interessante spiegazione, e non sapevo servisse per la disfunzione eretiile ,fertilità e che fosse immunostimolante! Poiche sono ummunidepresso da oltre 12 anni per cure di un L non H, chiedevo che confezione potrei acquistare??
    Giorgio

    1. BiolineIntegratori ha detto:

      Gentile Giorgio, grazie per il suo commento. L’arginina ha davvero tante proprietà interessanti, come riportato nel testo. Questo è il link al prodotto a base di arginina: https://www.biolineintegratori.com/arginina-integratore/

      1. Marisa ha detto:

        Ho. Mio. Marito. Che. Soffre. Di. Depressione. I. Farmaci. Che. Assume. Le. Anno. Causato. Una. Disfunzione. Erettile. Sono. Costernato. E. Benefica. La. Arginina. Per. Il. Problema

        1. BiolineIntegratori ha detto:

          Gentile Marisa grazie per la sua testimonianza. L’arginina è nota per il suo effetto sul monossido di azoto e quindi sulla vasodilatazione. Saluti

  3. Giovanni ha detto:

    Volevo chiedere se prendo un grammo solo x dirmire… ma tutte le sere.. x integrare quelle che prendo prima del allenamento puo andar bene? Mi alleno 3 volte a settinana.. grazie..

    1. BiolineIntegratori ha detto:

      Gentile Giovanni, può utilizzare il prodotto tutti i giorni alla dose riportata in etichetta, ovvero 2 compresse al giorno. Eventualmente può assumere 1 compressa tutte le sere e aggiungere 1 compressa prima dell’allenamento. Per ulteriori info può contattarci telefonicamente allo 0425940505. Saluti

  4. Gianluca ha detto:

    Volevo chiedere, assumo un farmaco, Duoplavin, a seguito intervento per trombosi, farmaco da prendere a vita…
    Oggi noto problemi di erezione e calo di libido.
    Posso utilizzare tranquillamente il prodotto da voi indicato senza nessuna problematica?
    Grazie Gianluca

  5. Stefano ha detto:

    Ma si può assumere anche per mesi ed anni, magari con brevi interruzioni o è rischioso l’uso prolungato nel tempo?

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