La lattoferrina, sostanza naturalmente presente nel latte dei mammiferi, è nota soprattutto per le sue proprietà antimicrobiche, utili a rafforzare le difese immunitarie dell’organismo e proteggerlo dalle infezioni batteriche.
Negli ultimi anni, caratterizzati dallo scoppio della pandemia di Covid-19 che ha interessato la popolazione mondiale, la lattoferrina è salita alla ribalta della cronaca come rimedio proprio per il SARS-Cov-19. L’idea è nata come naturale conseguenza delle caratteristiche benefiche che questa proteina possiede e da allora ne è scaturito un dibattito animato, di cui abbiamo già ampiamente trattato in questo articolo.
I risultati delle prime ricerche sull’efficacia della lattoferrina per il trattamento del Coronavirus sono incoraggianti, ma non ancora definitivi. Quello che è certo, invece, è la sua azione antivirale ed è proprio di questo argomento che vi vogliamo parlare.
La lattoferrina per combattere i virus
Oltre che all’interno del latte, la lattoferrina è presente in molte secrezioni del nostro corpo, come la saliva, il liquido gastrointestinale, le lacrime e le secrezioni nasali. Essa è abbondante anche all’interno di tutte le cavità dell’organismo che, fungendo esse da collegamento tra la parte interna del corpo e l’esterno, sono più soggette all’attacco di agenti patogeni.
Ed è proprio a causa di questi ultimi che si spiega la presenza della lattoferrina in queste aree. Essa, che rappresenta la più importante riserva di ferro dell’organismo, svolge infatti un’azione protettiva contro i batteri ed i virus che tentano di entrare all’interno del corpo.
Nello specifico, la lattoferrina possiede proprietà:
- antibatteriche;
- antivirali;
- antiossidanti;
- altre caratteristiche.
In questa sede ci occuperemo delle prime due voci di questa lista, per approfondire rimandiamo all’articolo sopraccitato.
Per quanto riguarda la sua funzione antibatterica, attraverso un processo ossidativo, la lattoferrina priva i batteri del ferro di cui necessitano per aderire alle mucose intestinali e riprodursi. Essa svolge anche un’azione di distruzione delle membrane cellulari di alcuni batteri, impedendo loro di riprodursi ed eliminandoli.
La lattoferrina risulta efficace anche e soprattutto contro i virus. Essa è in grado di svolgere un’azione antivirale, che si traduce nella separazione delle cellule virali dalle cellule bersaglio. La maggior parte dei virus agisce infatti allo stesso modo: si legano alle proteine delle cellule nel tentativo di penetrarvi all’interno. La lattoferrina non solo impedisce alle cellule virali di legarsi con quelle sane, ma si sostituisce addirittura alle cellule bersaglio ed impedisce al virus di replicarsi.
Quindi a cosa serve?
In linea generale, la lattoferrina è utile quando è richiesto un supporto al metabolismo del ferro, in situazioni di stress e per aiutare il sistema immunitario. Anche se, come spesso avviene per molti elementi dell’organismo, sono ancora in corso studi clinici che si pongono l’obiettivo di individuare tutti i possibili impieghi di questa proteina.
Le ricerche sinora effettuate hanno messo in luce che la lattoferrina risulta utili in caso di:
- anemia sideropenica, una carenza di ferro nelle donne in gravidanza;
- sepsi nei neonati prematuri, una complicazione legata ad un’infezione ;
- integrazione contro infezioni virali;
- integrazione contro le infezioni batteriche;
- immunostimolante.
Insomma, la lattoferrina è particolarmente efficace per il trattamento di raffreddori e influenze stagionali, poiché ne riduce la gravità e la durata, e per il regolare funzionamento dell’intestino, essendo in grado di eliminare agenti patogeni e favorire invece i batteri buoni. Da notare, infine, i risultati positivi che la lattoferrina ha dimostrato contro herpes, micosi (candida) e citomegalovirus.
Modalità di assunzione
Non esistono indicazioni riguardo le dosi standard di lattoferrina da assumere. Escludendo rari effetti collaterali dovuti a reazioni avverse al principio attivo, infatti, la lattoferrina è un prodotto sicuro e senza controindicazioni.
Secondo i medici, sarebbero sufficienti 40 mg di lattoferrina al giorno per notare i primi effetti benefici. Purtroppo, la principale fonte di questa proteina è il latte di mucca crudo, di cui sconsigliamo il consumo a causa del rischio di contrarre i batteri presenti nel latte.
Molto più sicuro e pratico è invece l’utilizzo degli integratori alimentari, come il prodotto dei Laboratori Bioline Lattoferrina Immuno, che in aggiunta contiene altri micronutrienti come la quercetina, la vitamina C, la vitamina D e lo zinco, che favoriscono il buon funzionamento del sistema immunitario.
Il prodotto si presenta sotto forma di compresse da ingerire una volta al giorno con acqua. Se ne sconsiglia l’utilizzo per le donne in gravidanza e durante l’allattamento.