Recentemente abbiamo ricevuto diverse domande riguardo eventuali controindicazioni degli omega-3. In molti ci domandano: gli omega-3 fanno male al fegato?
Sono dubbi comprensibili, considerato che, se si cercano risposte web, è facile trovare tutto e il contrario di tutto. È quindi tempo di sfatare miti e congetture, fornendo una risposta basata su dati scientifici e ricerche.
La risposta breve è no, gli Omega-3 non solo non danneggiano il fegato, ma possono anzi apportare numerosi benefici alla salute di questo organo essenziale. Attraverso questo articolo, esploreremo le proprietà degli Omega-3, come influenzano la salute del fegato e perché dovresti considerare di integrarli nella tua dieta.
Guida all'articolo
Cosa sono gli omega-3 e perché sono importanti?
L’omega-3 è un tipo di acido grasso polinsaturo essenziale, il che significa che il nostro corpo non è in grado di produrlo autonomamente e deve quindi assumerlo attraverso l’alimentazione. Gli acidi grassi omega-3 sono fondamentali per numerose funzioni corporee, inclusa la salute del cuore, del cervello e, sì, anche del fegato.
Sono presenti in alimenti come il pesce grasso (salmone, sgombro, acciughe), i semi di lino, le noci e l’olio di semi di canapa, oltre che negli integratori alimentari specifici.
Se desideri approfondire tutte le proprietà degli omega-3, leggi questo articolo.
Gli omega-3 fanno male? Cosa dice la scienza riguardo la salute del fegato
Abbiamo già risposto alla domanda: gli omega-3 fanno male con un secco no. Ma questo ovviamente non basta.
La ricerca scientifica ha infatti dimostrato che gli omega-3 possono avere effetti benefici significativi sul fegato. Studi hanno indicato che possono aiutare a ridurre l’infiammazione, combattere la steatosi epatica non alcolica (fegato grasso) e migliorare la funzionalità epatica. Lontani dall’essere dannosi, gli Omega-3 possono effettivamente contribuire a proteggere il fegato da varie patologie.
In particolare, una meta-analisi pubblicata nel Journal of Hepatology ha esaminato gli effetti della supplementazione di omega-3 sul fegato grasso per causa non alcolica. Questa ricerca ha concluso che gli omega-3 possono ridurre significativamente il grasso epatico e migliorare i biomarcatori della funzionalità epatica nei pazienti con NAFLD. Mentre, uno studio pubblicato in The American Journal of Clinical Nutrition ha mostrato che l’assunzione di Omega-3 può ridurre l’infiammazione e il danno cellulare nel fegato, grazie alle loro proprietà anti-infiammatorie. Ciò suggerisce un potenziale beneficio nel trattamento di condizioni epatiche croniche, come l’epatite.
Infine, un ultimo studio ha evidenziato come l’assunzione di omega-3 sia associata ad una maggiore protezione del fegato dalle malattie. La correlazione tra omega-3 e un ridotto rischio di patologie del fegato è stato dimostrato sia per quanto riguarda malattie epatiche di natura alcolica, sia per le malattie di natura non alcolica e persino per le insufficienze epatiche.
Una volta stabilito che non è vero che gli omega-3 fanno male, passiamo a vedere a cosa, al contrario, fanno bene.
Riduzione dell’infiammazione
Come accennato poco sopra, gli omega-3 sono noti per le loro proprietà anti-infiammatorie. L’infiammazione è un processo naturale che aiuta il corpo a combattere le infezioni e a guarire, ma quando diventa cronica può causare danni a vari organi, inclusi il fegato. Integrare la dieta con omega-3 può aiutare a ridurre l’infiammazione e a prevenire o rallentare il danno epatico.
Combattimento della steatosi epatica non alcolica
La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) è una condizione in cui si accumula grasso nel fegato di persone che bevono poco o niente alcol. È diventata la forma più comune di malattia epatica nei paesi occidentali. La ricerca, di cui abbiamo nel paragrafo precedente, ha dimostrato che gli omega-3 possono ridurre l’accumulo di grasso nel fegato, migliorando la salute epatica nelle persone con NAFLD.
Miglioramento della funzionalità epatica
Gli omega-3 possono migliorare i biomarcatori associati alla funzionalità epatica, come i livelli di enzimi epatici nel sangue. Livelli elevati di questi enzimi possono indicare danno o infiammazione del fegato. Integrare con omega-3 può aiutare a normalizzare questi livelli, indicando una migliore salute epatica.
Come integrare gli omega-3 nella tua dieta
Insomma, gli omega-3 fanno bene, ma dove sono contenuti? Quanti e come bisogna assumerne?
Questi nutrienti si dividono principalmente in ALA (acido alfa-linolenico), EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico).
Le fonti principali includono:
- Per l’ALA: semi oleosi come soia, semi di lino, semi di canapa, noci, oltre a oli derivati da questi semi e ortaggi a foglia verde.
- Per EPA e DHA: pesce azzurro (come ventresca di tonno, acciughe, sgombro, sarde), salmone, trota, tonno e alghe marine.
Mentre l’assunzione di omega-3 attraverso la dieta è l’ideale, non tutti sono in grado di consumare quantità sufficienti di alimenti ricchi di questi nutrienti. In tali casi, gli integratori di omega-3 possono essere un’ottima soluzione. Tuttavia, è importante scegliere integratori di alta qualità e, se si hanno preesistenti condizioni di salute o si assumono altri farmaci, è sempre meglio rivolgerti al tuo medico di fiducia.
I veri effetti collaterali degli omega-3
Sì perché anche gli omega-3, come qualsiasi altro alimento, possiedono delle controindicazioni e, proprio come qualsiasi altro alimento, gli omega-3 fanno male se assunti in grandi quantità.
I possibili effetti collaterali includono sintomi gastrointestinali come eruttazioni, mal di stomaco o fastidi gastrici, diarrea e stitichezza. Si tratta di problemi non gravi, ma comunque fastidiosi.
Inoltre, un ulteriore rischio deriva dagli integratori di scarsa qualità. Ecco perché è sempre meglio affidarsi ad integratori certificati e sicuri, come gli integratori dei Laboratori Bioline. Guarda sempre se gli integratori che acquisti sono certificati e se vengono realizzati con materie prime di selezionate di alta qualità:
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Conclusione
In conclusione, affermare che gli omega-3 fanno male al fegato è sbagliato e si basa su convinzioni infondate. Al contrario, l’evidenza scientifica suggerisce che possono offrire una serie di benefici per la salute epatica. Che si tratti di ridurre l’infiammazione, combattere la NAFLD o migliorare la funzionalità epatica, gli omega-3 hanno dimostrato di essere un valido alleato per il nostro fegato.